Nel gioco al ribasso sulla qualità dei prodotti spacciati come articoli di giornale, il Copia & Incolla è l'arma preferita da chi ritiene importante prima di tutto affidarsi a presunti giornalisti, dove l'aspetto più importante è pagare il meno possibile.
Un nuovo appoggio a questa tesi arriva da La Provincia in versione varesina.
Qua, in occasione dell'apertura al pubblico della collezione Ogliari appena trasferita da Ranco a Volandia, il relativo comunicato stampa contiene un doppio refuso nello spazio di poche parole.
Nessun problema per lo sprovveduto di turno, pronto a spacciare per informazione un testo scritto da altri senza nemmeno preoccuparsi del malcapitato lettore e dedicare qualche minuto a una rilettura.
A meno che, nel rispetto della missione di indurre il lettore a porsi delle domanda leggendo un testo, si sia intenzionalmente lasciata la storpiatura del marchio geep, forse un nuovo modello di vettura italo/statunitense frutto della fusione tra il nome originale Jeep (chiedere il maiuscolo potrebbe sembrare troppo) e la pronuncia nostrana.
Per scongiurare qualsiasi dubbio sulla credibilità dell'autore, la datazione della risalente a 1975 anni fa, nell'anno 40, per la precisione. Rigorosamente, senza quei dettagli per pignoli come possono sembrare gli apostrofi.