lunedì 7 settembre 2015

Copia il refuso e taglia la credibilità

Nel gioco al ribasso sulla qualità dei prodotti spacciati come articoli di giornale, il Copia & Incolla è l'arma preferita da chi ritiene importante prima di tutto affidarsi a presunti giornalisti, dove l'aspetto più importante è pagare il meno possibile.

Un nuovo appoggio a questa tesi arriva da La Provincia in versione varesina. 

Qua, in occasione dell'apertura al pubblico della collezione Ogliari appena trasferita da Ranco a Volandia, il relativo comunicato stampa contiene un doppio refuso nello spazio di poche parole. 

Nessun problema per lo sprovveduto di turno, pronto a spacciare per informazione un testo scritto da altri senza nemmeno preoccuparsi del malcapitato lettore e dedicare qualche minuto a una rilettura. 

A meno che, nel rispetto della missione di indurre il lettore a porsi delle domanda leggendo un testo, si sia intenzionalmente lasciata la storpiatura del marchio geep, forse un nuovo modello di vettura italo/statunitense frutto della fusione tra il nome originale Jeep (chiedere il maiuscolo potrebbe sembrare troppo) e la pronuncia nostrana. 

Per scongiurare qualsiasi dubbio sulla credibilità dell'autore, la datazione della risalente a 1975 anni fa, nell'anno 40, per la precisione. Rigorosamente, senza quei dettagli per pignoli come possono sembrare gli apostrofi.

venerdì 17 luglio 2015

Sparare sulla Cancelliera, passione più forte delle frontiere

Sparare sulla signora Merkel è una delle attività preferite dagli italiani negli ultimi tempi. Una passione condivisa con tanti altri patiti del genere su scala internazionale. 

Nel pieno rispetto di un campo dove l'Italia non teme rivali, ogni scusa è buona per sostenere la propria causa e scagliarsi contro il nemico di turno. Poco importa se dietro ci stia effettivamente una verità, l'importante è convincersi di una buona ragione per sparare il colpo.

Per disgrazia degli italiani, i giornalisti non sono esenti da tutto questo, Invece di offrire esempio di buon senso e credibilità, spesso non esitano a buttarsi nella mischia. I risultati a volte sono curiosi, altre volte volte divertenti, in alcuni casi imbarazzanti.

Questa volta tocca all'edizione online de La Stampa spiccare dalla melma di una notizia, o presunta tale, pronta a crescere senza controllo fino a diventare  una enorme nuvola di fumo. Forse la stessa dove tanti annegano i sensi prima di scrivere. 

L'idea che la poco diplomatica Cancelliera tedesca ne avesse combinata una particolarmente grossa era troppo allettante per lasciarsela sfuggire a passare dalla parte dei giusti senza tanta fatica e ancora meno rischi se non quelli di un click. La malcapitata infatti, è stata accusata di aver fatto piangere una bambina con una frase di una durezza capace di andare addirittura oltre la cadenza naturale della lingua tedesca. Situazione decisamente riprovevole, un assist troppo facile per essere ignorato.

La notizia ha presto conquistato i titoli di testa ovunque nel mondo online. Di verificarne l'attendibilità, nessuna tentazione. Se a questo si aggiunge una buona dose di superficialità ecco che la malcapitata, o provvidenziale a seconda dei punti di vista, ragazzina da palestinese, spunto in più per specularci, diventa libanese, con il risultato di distrarre l'attenzione dal colpo a effetto verso la ricostruzione di un complicato legame tra Libano e profughi.

mercoledì 3 giugno 2015

La sfortuna di un destino fai da te scritto nel nome

Trascinato dall'entusiasmo per la notizia, c'è solo da sperare che l'autore del titolo di Ansa.it non l'abbia fatto apposta.

Per quanto riguarda lo sfortunato animale, forse chi l'ha chiamato così a suo tempo ci aveva visto molto di più di quanto potesse lasciare intendere.

Quando si dice, un destino scritto nel nome. Per il povero pesce non resta che provvedere da solo ai propri istinti. 

giovedì 28 maggio 2015

Tira e molla a prova di nervi dentro una tazzina di caffè

Troppo caffè, è convinzione diffusa renda nervosi. Da come è stato trattato il caffè da presunti giornalisti negli ultimi giorni, sul'orlo di una crisi di nervi rischiano però di trovarsi i malcapitati lettori. Nel giro di pochi giorni, pur di copiare & incollare a tempo di record su un argomento molto mediatico, sono infatti uscite tre notizie diametralmente opposte.

La trilogia del delirio da pubblicazione inizia il 25 maggio, con un grande conforto per tanti uomini. Notizia troppo allettante per essere ignorata, dalla facile presa, il caffè può essere un ottimo surrogato della pillola blu.


A far festa, il giorno dopo, non solo  venditori di caffè e baristi, ma soprattutto i farmacisti, pronti a rifarsi per il potenziale calo nelle vendite della magica pastiglia con un'esistenza prolungata dei propri clienti più importanti.

Un nuovo studio associa infatti il caffè a una sorta di elisir di lunga vita, grazie a una robusta dose di caffeina tutti i giorni.



Euforia collettiva destinata a durare poco però. Solo pochi giorni dopo arriva una vera e propria doccia fredda, ristretta.

Chi nei giorni precedenti aveva già fatto scorta di miscele assortite, mogli e amanti in prima fila, in previsione di nottate di festa senza scadenza, si è trovato di fronte a un improvviso razionamento del desiderio.

Fissato in quattro il limite della sicurezza, non resta che rientrare nei ranghi per quanto riguarda il numero di tazzine assimilata al giorno. Augurandosi di vedere inclusi anche gli autori degli articoli tra chi chiamato a darsi una regolata

lunedì 11 maggio 2015

La raffinatezza della speculazione alle spalle di Expo 2015

Parlare di bufale e disinformazione su Facebook è ormai peggio che sparare sulla Croce Rossa. Il vero danno per l'informazione, è proprio l'arroganza con cui sempre più spesso ogni situazione, purchè a elevata visibilità mediatica, viene strumentalizzata per fini personali.

In questo momento, niente può essere meglio di Expo 2015 per chi non chiede meglio che ottenere un po' di pubblicità a buon mercato.

Facile quindi per gli autori di Ciboprossimo accusare l'evento di rinnegare sin dalle origini il proprio credo, accusandolo senza appello di aver strappato terreni dichiarati senza esitazione come agricoli, in favore di quella che piace tanto definire speculazione.

Utile probabilmente La raffinatezprecisare, come in realtà l'unica speculazione sia da parte di chi prova a spacciare per agricoli terreni dove per decine di anni ha invece operato una raffineria grande come una città. 

giovedì 30 aprile 2015

Svalutazione di una tragedia

Per quanto sia un mestiere dove si lavora sempre sotto pressione, l'ansia da prestazione di alcuni giornalisti, colpisce ancora. E colpisce molto male, ai limiti del buon gusto e forse un pochettino oltre.

Soprattutto quando di mezzo c'è la vita di migliaia di persone e il futuro di altrettante, un minimo di attenzione non guasterebbe.

Pensare che bastino 3,5 milioni a risolvere la tragedia del Nepal è nella migliore delle ipotesi una mancanza di rispetto per i diretti interessati.

Per non parlare dei lettori, ma quelli ormai sono carne da click, da pescare all'amo con qualsiasi artificio usato come esca.