Tanto per restare in tema di volantini e posta-spazzatura, c'è un'altra situazione che merita attezione. Soprattutto in questo periodo prossimo alle feste, non passa giorno senza trovare nella casella della posta almeno due buste indirizzate personalmente, gonfie di materiale informativo sulla una presunta attivtà benefica piuttosto che un'altra, e che naturalmente necessita di fondi.
Senza entrare nel merito dell'effettivo utilizzo di eventuali offerte da parte dell'associazione di turno, non posso a fare a meno di provare un certo fastidio per il modo con il quale questi oboli vengono 'pretesi', facendo leva sulla coscienza personale, senza timore di speculare sulle disgrazie di tanta povera gente.
A costo di apparire cinico, tutte queste missive finiscono nella scatola della carta da riciclare senza neppure essere aperte. Prima di tutto, perchè voglio decidere io se, quando e come impegnarmi sotto questo punto di vista. Ma poi, anche per una questione che non voglio sottovalutare. Quanto spendono questi movimenti per la preparazione, la stampa e l'invio di tutto questo materiale? Veramente i ritorni coprono questi costi? Tutto questo processo, quanto materiale inutile e i relativi trasporti chiama in causa?
Finchè si tratta di materiale informativo delle Associazioni che ho deciso personalmente di sostenere (andando a cercarle espressamente), la cosa ci può anche stare, ma tutti gli altri un bel momento potrebbero anche smetterla. A meno che non abbiano una dispensa particolare sugli obblighi legati alla privacy.
Tutto questo, soprattutto quando si arriva a voler intraprendere la strada di una sorta di 'ricatto morale'. Da quanto scritto sulla busta, l'ultima missiva arrivata infatti, (mai richiesta) conteneva alcuni biglietti di auguri pronti per l'uso. Lo scopo era evidente: ti mandiamo i biglietti di auguri che tu probabilmente userai, così ti sentirai in debito nei nostri confronti. Mi dispiace, ma i biglietti, con la busta e tutto il resto sono già finiti al macero.
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